Vigne Chigi ” Rosa Canina ” Pallagrello Nero Rosatro Terre Del Volturno IGP 2023 – la delicatezza di un rosé ancorata alla tradizione
13,50€
8 in stock
Weight | 1,3 kg |
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Denominazione | Terre del Volturno IGP |
Zona di produzione | Area collinare del Comune di Pontelatone, ai piedi del Monte Friento in provincia di Caserta |
Vitigno | Pallagrello 100% |
Vinificazione | Le uve raccolte vengono portate immediatamente in cantina, dove subiscono una pigiadiraspatura. La fermentazione tumultuosa avviene in fermentini di acciaio inox aisi 304 a temperatura controllata, e dopo la fermentazione malolattica che avviene sempre nei predetti fermentini ad una temperatura controllata di 18-20 °C. |
Affinamento | In acciaoi Inox. |
Gradazione Alcolica | 13,00% vol. |
Temperatura di servizio | 12-16 °C. |
Abbinamenti | Ideale per un antipasto a base di pesce, accompagna anche risotti ai frutti di mare, zuppe di pesce e preparazioni a base di carni bianche. |
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l rosé Rosa Canina della cantina Vigne Chigi nasce dalla lavorazione in purezza del Pallagrello rosso, tra i vitigni campani più antichi, risalente all’epoca greca e poi romana. Coltivato in una zona collinare del comune di Pontelatone (CE), ai piedi del Monte Friento, i suoi grappoli piccoli e gli acini sferici hanno dato vita al nome del vitigno che in dialetto casertano è “U Pallarell” ovvero piccola palla. Tra le passioni di Ferdinando IV di Borbone c’erano il dialetto napoletano, i cavalli ed i cani. Nella Reggia di Caserta, tra serre e boschi ricchi di flora e fauna, il Re aveva fatto erigere una riserva di caccia e nelle vicinanze un bellissimo vigneto a ventaglio di Pallagrello bianco e rosso. Proprio da questa passione nascono le etichette dei vini della cantina Vigne Chigi che ha appunto selezionato alcune tra le razze canine predilette da Re Ferdinando. Una ricerca storica accurata che evidenza il legame del produttore alla sua terra.
Leggero fresco e profumato, questo rosé è ottenuto con uve che vengono portate in cantina subito dopo la raccolta, quindi diraspate e pigiate. Dal mosto fiore nasce il delicato colore del vino; segue poi la vinificazione in acciaio a temperatura controllata di circa 12°.
Interessante e stuzzicante espressione del pallagrello nero in rosé, realizzato su un terreno argilloso e ricco di scheletro, le uve vengono raccolte a fine ottobre e vinificate in acciaio, prima di sostare tre mesi in bottiglia. Il risultato è un vino appagante, versatile, dall’animo vivacemente fruttato.
Vino versatile che accompagna molti piatti dall’antipasto, ai secondi a base di pesce, formaggi freschi e carni bianche.
Tastings Notes
Rosa intenso e deciso.
Al naso esprime profumi floreali e fruttati freschi come il geranio, le fragoline di bosco e il melograno.
Al sorso, questo rosè di Terra di Lavoro è caldo e minerale, fresco e persistente.
Per essere unici ed eccellenti i vini devono essere anche in grado di esprimere la tipicità che solo le terre del Volturno baciate dal sole sanno dare. Questa è l’idea del suo produttore. Da qui la grande fiducia verso due vitigni autoctoni: Casavecchia e Pallagrello bianco e nero, capaci di creare vini inconfondibili e di grande personalità. Si tratta di vitigni antichi che i Borbone scoprirono sin dall’inizio del loro regno e da cui ottenevano vini da servire a corte unitamente ai grandi vini stranieri. Ferdinando IV apprezzò talmente queste uve da ordinare ai giardinieri di corte di inserirli in due dei dieci raggi della spettacolare “Vigna del ventaglio”. Ecco il motivo, coltivando vitigni del territorio cari ai Borbone, della scelta della riproduzione sulle etichette dei cani da caccia reali, altra grande passione dei sovrani. La posizione dell’azienda è l’ideale per coloro che soggiornano nella zona che potranno così unire la passione per l’arte a quella enogastronomica e conoscere la cultura e le tradizioni del nostro territorio.
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