Vigne Chigi Pallagrello Nero Terre Del Volturno IGP 2022
12,90€
8 in stock
Weight | 1,3 kg |
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Denominazione | Terre del Volturno IGP |
Vitigni | 100% Pallagrello |
Vinificazione | Le uve raccolte vengono portate immediatamente in cantina, dove subiscono una pigiadiraspatura. La fermentazione tumultuosa avviene in fermentini di acciaio inox aisi 304 a temperatura controllata, e dopo la fermentazione malolattica che avviene sempre nei predetti fermentini ad una temperatura controllata di 18-20 °C. |
Affinamento | in barrique di rovere di 5-6 mesi. In bottiglia prima della messa in commercio, avviene un ulteriore affinamento di 6 mesi; |
Zona di produzione | Area collinare del Comune di Pontelatone, ai piedi del Monte Friento in provincia di Caserta |
Gradazione Alcolica | 13,00% vol. |
Temperatura di servizio | 16-18 °C. |
Abbinamenti | Grigliate miste e Formaggi stagionati |
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Il Pallagrello è una delle poche uve al mondo ad essere sia a bacca bianca che nera. Vino amato tanto da Re Ferdinando IV di Borbone che ordinò ai giardinieri di corte di inserirlo nella spettacolare vigna del Ventaglio situata alle spalle della Reggia di Caserta. Il Pallagrello Nero Vigne Chigi, di colore rosso rubino intenso, svela invece sentori di frutta rossa matura, mirtilli e more, e dopo un qualche minuto una buona struttura, garantita da un affinamento in barrique di rovere per circa sei mesi. Un vino potente ma elegante, ottimo da accompagnare a formaggi stagionati.
Tastings Notes
Rosso rubino carico.
Sentori di prugna, gelso e note speziate nel finale.
Autorevole struttura e finale avvanigliato.
Per essere unici ed eccellenti i vini devono essere anche in grado di esprimere la tipicità che solo le terre del Volturno baciate dal sole sanno dare. Questa è l’idea del suo produttore. Da qui la grande fiducia verso due vitigni autoctoni: Casavecchia e Pallagrello bianco e nero, capaci di creare vini inconfondibili e di grande personalità. Si tratta di vitigni antichi che i Borbone scoprirono sin dall’inizio del loro regno e da cui ottenevano vini da servire a corte unitamente ai grandi vini stranieri. Ferdinando IV apprezzò talmente queste uve da ordinare ai giardinieri di corte di inserirli in due dei dieci raggi della spettacolare “Vigna del ventaglio”. Ecco il motivo, coltivando vitigni del territorio cari ai Borbone, della scelta della riproduzione sulle etichette dei cani da caccia reali, altra grande passione dei sovrani. La posizione dell’azienda è l’ideale per coloro che soggiornano nella zona che potranno così unire la passione per l’arte a quella enogastronomica e conoscere la cultura e le tradizioni del nostro territorio.
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