Tenuta del Castello ColleMassari “Montecucco” Rosso Riserva Toscana DOC 2017
13,99€
2 in stock
Weight | 1,2 kg |
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Denominazione | Montecucco DOC |
Vitigni | Sangiovese 80%, Ciliegiolo 10%, Cabernet Sauvignon 10% |
Vinificazione | Vino biologico proveniente da vigneti situati a circa 300 metri sul livello del mare, con orientamento solare e composizione del suolo diversi. Suoli di arenaria alternati a suoli di marna, terreni ferrosi e argillosi calcarei e depositi di ghiaia. La fermentazione del mosto |
Affinamento | Invecchiamento di 18 mesi in botti, barriques e tonneaux, di cui 50% nuove e 50% di secondo e terzo passaggio. Affinamento successivo minimo di 12 mesi in bottiglia. |
Gradazione Alcolica | 14.50% |
Temperatura di servizio | 18°- 20°C |
Abbinamenti | Carni rosse brasate e arrosto, cacciagione e formaggi stagionati, è perfetto con cinghiale in agrodolce. |
94/100 | Falstaff |
94/100 | Vinous |
91/100 | James Suckling |
90/100 | Wine Spectator |
3 / 3 | Gambero Rosso |
92 / 100 | Luca Maroni |
91 / 100 | Veronelli |
4 grappoli d'uva - Vino di grande livello e spiccato pregio | Bibenda |
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Questo vino porta il nome della Tenuta, rappresenta infatti la filosofia produttiva dell’azienda: un vino per tutte le occasioni, pieno e complesso ma dal gusto morbido e i tannini setosi.
L’avventura di ColleMassari inizia nel 1998 per opera di Claudio Tipa, star del mondo del vino toscano, che sceglie, come teatro per le sue performance vitivinicole, il territorio maremmano di Cinigiano, tra le località più importanti della DOC Montecucco. Qui si può scrutare il terroir di Montalcino, in un angolo di paradiso che ha saputo imporsi nel mondo del buon bere come dimostra questa Riserva, 80% da uve Sangiovese, 10% Ciliegiolo e 10% Cabernet Sauvignon, un classico della denominazione che premia gli sforzi aziendali sfoggiando un appeal che non tutti i rossi di Montecucco possono vantare.
Tastings Notes
Rosso rubino splendente.
Sensazioni di viola e prugna, tabacco, con una piacevole sensazione balsamica sullo sfondo, regna il sottobosco con toni terrosi, muschio e corteccia.
Raffinato ed elegante, a dimostrazione della sua alta qualità. I tannini sono presenti e perfettamente accompagnati dalla struttura robusta. Retrogusto fresco e terroso.
Un vino che si presta ad un lunghissimo invecchiamento.
Per gustarlo al meglio, ti consigliamo di lasciare ‘respirare’ il vino almeno 1 o 2 ore prima di servirlo
Tenuta San Giorgio è realtà che vede la luce grazie ad un’intuizione di Guido Folonari, erede di una delle storiche famiglie del vino italiane, che nei primi mesi del 2001 decide di sviluppare un progetto di grande qualità ed ambizione in alcuni dei più affascinanti territori del vino italiani. Ecco così nascere tre differenti tenute a Barolo, in Piemonte, a Bolgheri e a Montalcino, in Toscana. In particolare, quello di Castelnuovo dell’Abate è progetto che da subito è stato in grado di interpretare al meglio la denominazione che lo circondava grazie al rigore assoluto che è stato applicato ad ogni singola parte del processo produttivo. Il Brunello che nasce nella cantina di San Giorgio spicca infatti per eleganza, così complesso e vellutato. Non solo, nella tenuta di Montalcino, vengono prodotti anche un solido Rosso ed un interessante vino ad Indicazione Geografica Tipica, un assemblaggio di cabernet sauvignon e syrah che ci dimostra tutto il valore di uno dei più grandi territori del vino italiani.
La tenuta sorge sulle pendici del Monte Amiata, nel cuore della Maremma Toscana, in un paesaggio preservato dal turismo di massa e popolato da vasti boschi interrotti da vigneti e uliveti e affacciati sull’Argentario.
ColleMassari vanta oggi una cantina moderna e funzionale integrata nell’antico castello e una proprietà di 1200 ettari, di cui solo il 10% è occupata da vigneti. Nel podere che ha dato il nome alla Doc Montecucco si trovano gli impianti più vecchi, con viti che hanno superato i 50 anni di età. Qui troviamo i vitigni rossi che hanno reso celebre il terroir maremmano nel mondo, come il Sangiovese, il Ciliegiolo e il Cabernet Sauvignon, mentre sul versante più esposto alle brezze marine domina il Vermentino. L’attenzione al territorio in tutti i suoi aspetti, antropologici e naturali, ha portato Claudio Tipa a convertire i vigneti all’agricoltura biologica e a incentivare l’economia locale assumendo giovane personale qualificato e appassionato.
I vini di ColleMassari rappresentano una delle punte di eccellenza della progressiva crescita qualitativa che ha interessato tutta la Toscana e in modo speciale la Maremma negli ultimi anni. Nascono qui espressioni vinicole impedibili, fuoriclasse di eleganza, personalità e compattezza: vini che racchiudono l’essenza del territorio e che lo comunicano con grande genuinità, temperamento e carisma.
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