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Rocca delle Macìe Vernaccia di San Gimignano DOCG 2020

8,50

2 in stock

Scatola regalo Design

Sacchetto Regalo (2,00)

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Sacchetto Regalo (2,00)

10,50
Weight1 kg
Denominazione

Vernaccia di San Gimignano DOCG

Vitigni

Vernaccia 90%, altre varietà a bacca bianca 10%

Vinificazione

Le uve attentamente selezionate nella ristretta zona di coltivazione dell’omonimo vitigno nel comune di San Gimignano, vengono vinificate secondo i metodi più avanzati di fermentazione nelle cantine scelte dagli esperti di Rocca
delle Macìe nella zona di produzione.

Gradazione Alcolica

13.00%

Temperatura di servizio

10°-12°C

Abbinamenti

Perfetto al momento dell’aperitivo, si esalta con antipasti a base di pesce e crostacei.

84 / 100The Wine Advocate
85 / 100Wine Enthusiast
88 / 100Wine Spectator
86 / 100Veronelli
2 / 3Gambero Rosso

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” … ivi presso correva un fiumicel di vernaccia, della migliore che mai si bevve, senza avervi entro gocciol d’acqua.” Così diceva Maso descrivendo a Calandrino il fantastico paese di Bengodi in una novella del Decamerone .

Ma non è stato solo il Boccaccio ad inserire questo vino negli splendidi scenari delle sue narrazioni, numerosissime sono infatti le citazioni letterarie di cui gode la Vernaccia di San Gimignano da Dante al bottigliere di Papa Paolo III Sante Lancerio, a Lorenzo il Magnifico fino a Ludovico il Moro e Michelangelo Buonarrotti ‘il giovane’. La nostra Vernaccia  è un vino molto piacevole dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, profumo è fine, delicato con sentori fruttati e floreali . Al gusto è un vino asciutto, armonico, sapido. Caratteristico il sentore di mandola finale.

Tastings Notes

Con gli occhi...

Giallo paglierino luminoso.

Con il naso...

Note floreali, agrumate, tropicali e minerali.

Fruttato, fine e persistente.

Con la bocca...

Di buona struttura, è fresco e sapido, dotato di una spiccata piacevolezza.

Rocca delle Macìe

Rocca delle Macìe nasce nel 1973 ad opera del produttore cinematografico Italo Zingarelli di “C’eravamo tanto amati” di Ettore Scola, e anche della fortunatissima serie di film con la coppia Bud Spencer e Terence Hill (tra cui “Lo Chiamavano Trinità” e “Continuavano a Chiamarlo Trinità”)
Italo coltivava il sogno di produrre vino e lo ha coronato acquistando la tenuta “Le Macìe”, 93 ettari di cui solo due coltivati a vigneto, per dare vita ad un’azienda vitivinicola nel cuore del Chianti Classico.
L’amore per il vino e la campagna toscana di Italo è divenuta affare di tutta la famiglia Zingarelli grazie ai figli Sergio, Sandra e Fabio.
Nel 1985, infatti, Sergio inizia a lavorare con il padre e dal 1989, affiancato dalla moglie Daniela, assume la guida dell’azienda. Sergio Zingarelli, in collaborazione con la sorella Sandra, riesce ad imporre l’azienda all’attenzione mondiale.
Da allora l’azienda è cresciuta costantemente e dispone oggi di circa 500 ettari, di cui oltre 200 coltivati a vigneto e circa 22 ad oliveto, suddivisi tra le sei tenute di proprietà: Le Macìe, Sant’Alfonso, Riserva di Fizzano e le Tavolelle nella zona del Chianti Classico, Campomaccione e Casamaria in Maremma nella zona del Morellino di Scansano. La storia della cantina Rocca delle Macìe è si fonda sul connubio tra attenzione al territorio da un lato, e all’innovazione e la ricerca volte al costante miglioramento della qualità dall’altro.
Il lavoro fatto in vigna, con basse rese per ettaro e tanta attenzione, continua in cantina o meglio nelle cantine dell’azienda, ampliate e rimodernate nel corso degli anni e che oggi sono dotate di avanzate tecniche di fermentazione per il controllo dei mosti e di moderni ambienti per la maturazione e l’affinamento.
La cantina originale infatti era stata ricavata nelle vecchie stalle al piano terreno del borgo delle Macìe, e oggi è una bottaia con 35 botti in rovere di Slavonia e francesi utilizzate principalmente per il Chianti Classico Riserva.

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