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Rocca delle Macìe “Rubizzo” Rosso Toscana IGT 2022 Sangiovese, con una piccola quantità di Merlot

10,40

4 in stock

Scatola regalo Design

Sacchetto Regalo (2,00)

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Sacchetto Regalo (2,00)

12,40
Weight1,246 kg
Denominazione

Rosso Toscana IGT

Vitigni

Sangiovese 90 %, Merlot 10 %,

Vinificazione

Dopo una macerazione dei mosti sulle bucce di 10-12 giorni con l’utilizzo delle tecniche più avanzate di fermentazione che permettono al vino di conservare a lungo le sue caratteristiche, il Rubizzo è pronto al consumo fin dalla primavera successiva alla vendemmia.

Affinamento

Alcuni mesi in bottiglia.

Gradazione Alcolica

13.00%

Temperatura di servizio

16°-18°C

Abbinamenti

Ottimo a tutto pasto, con ogni tipo di primo piatto. Gradisce molto gli abbinamenti con zuppe e minestre. Per un abbinamento originale provatelo anche con piatti speziati della tradizione sud-est asiatica. Formaggi, salumi, carni bianche e primi piatti.

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Alla fine degli anni ’70 un vino come il Rubizzo era sicuramente una rivoluzione per il gusto chiantigiano abituato a vini che basavano il loro stile su una struttura prevalentemente acida, poco adatti all’invecchiamento e leggermente più scarichi nel colore. Italo voleva un vino che avesse una maggiore complessità aromatica, più morbidezza e colori più brillanti ed intensi, ma allo stesso tempo una bevibilità e piacevolezza che lo rendessero adatto a qualsiasi palato e situazione. In qualche modo il Rubizzo è stato un precursore di un gusto che successivamente è diventato molto comune tra aziende e consumatori. E’ il vino che ha accompagnato la storia di Rocca delle Macìe cambiando ed evolvendosi con lei.

E’ un vino rosso dal vivo colore rosso rubino ed è particolarmente indicato per portate sostanziose, primi piatti e carni bianche. Un vino di pronta beva, esuberante e mai banale. Da aprire senza pensieri o per cacciare via quelli spiacevoli e rilassarsi.

Si consiglia di consumarlo ad una temperatura di servizio ottimale di 16/18°C

Tastings Notes

Con gli occhi...

Rosso rubino vivace con riflessi porpora.

Con il naso...

Bouquet fruttato, di piccoli frutti rossi maturi, e floreale con accento sulla viola.

Con la bocca...

Fresco, morbido, ben bilanciato e con una piacevole freschezza. Media la persistenza aromatica.

Rocca delle Macìe

Rocca delle Macìe nasce nel 1973 ad opera del produttore cinematografico Italo Zingarelli di “C’eravamo tanto amati” di Ettore Scola, e anche della fortunatissima serie di film con la coppia Bud Spencer e Terence Hill (tra cui “Lo Chiamavano Trinità” e “Continuavano a Chiamarlo Trinità”)
Italo coltivava il sogno di produrre vino e lo ha coronato acquistando la tenuta “Le Macìe”, 93 ettari di cui solo due coltivati a vigneto, per dare vita ad un’azienda vitivinicola nel cuore del Chianti Classico.
L’amore per il vino e la campagna toscana di Italo è divenuta affare di tutta la famiglia Zingarelli grazie ai figli Sergio, Sandra e Fabio.
Nel 1985, infatti, Sergio inizia a lavorare con il padre e dal 1989, affiancato dalla moglie Daniela, assume la guida dell’azienda. Sergio Zingarelli, in collaborazione con la sorella Sandra, riesce ad imporre l’azienda all’attenzione mondiale.
Da allora l’azienda è cresciuta costantemente e dispone oggi di circa 500 ettari, di cui oltre 200 coltivati a vigneto e circa 22 ad oliveto, suddivisi tra le sei tenute di proprietà: Le Macìe, Sant’Alfonso, Riserva di Fizzano e le Tavolelle nella zona del Chianti Classico, Campomaccione e Casamaria in Maremma nella zona del Morellino di Scansano. La storia della cantina Rocca delle Macìe è si fonda sul connubio tra attenzione al territorio da un lato, e all’innovazione e la ricerca volte al costante miglioramento della qualità dall’altro.
Il lavoro fatto in vigna, con basse rese per ettaro e tanta attenzione, continua in cantina o meglio nelle cantine dell’azienda, ampliate e rimodernate nel corso degli anni e che oggi sono dotate di avanzate tecniche di fermentazione per il controllo dei mosti e di moderni ambienti per la maturazione e l’affinamento.
La cantina originale infatti era stata ricavata nelle vecchie stalle al piano terreno del borgo delle Macìe, e oggi è una bottaia con 35 botti in rovere di Slavonia e francesi utilizzate principalmente per il Chianti Classico Riserva.

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