Rocca delle Macìe ‘1787’ Nobile di Montepulciano DOCG 2020
19,90€
5 in stock
Weight | 1,2 kg |
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Denominazione | Vino Nobile di Montepulciano DOCG |
Vitigni | Sangiovese 90% Merlot 10% |
Vinificazione | Le uve ben mature, provenienti da selezionati vigneti allevati nel comune di Montepulciano, vengono fermentate per 12 giorni circa; dopo la svinatura e i successivi travasi, il vino matura per più di due anni in botti di rovere. |
Affinamento | In bottiglia per un periodo di almeno tre mesi. |
Gradazione Alcolica | 13.50% |
Temperatura di servizio | 16°-18°C |
Abbinamenti | Primi di carne, Primi di pesce, Primi di terra, Secondi di carne bianca, Zuppe |
4 grappoli d'uva vino di grande pregio | Bibenda |
88/100 | Veronelli |
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Un grande classico del territorio che riflette l’amore per il terroir e per la tradizione toscana. Così si presenta il Vino Nobile di Montepulciano DOCG “1787” della storica cantina Rocca delle Macìe. Nel calice si manifesta rosso rubino pieno dalle sfumature granato, con intensi e raffinati sentori fruttati e speziati che invadono l’olfatto. Caldo, morbido e strutturato al palato, con tannini setosi e ben inseriti nella trama.
Il Nobile 1787 è un’espressione tradizionale, impeccabile ed elegante del territorio di Montepulciano.
Tastings Notes
Rosso rubino brillante.
Intenso e complesso. Note di viola mammola, prugna, fieno, sottobosco. Intenso, pulito, gradevole e raffinato, apre con note di amarena, prugna e lampone seguite da aromi di violetta, mirtillo, cioccolato, tabacco, macis, vaniglia e mentolo.
Secco, caldo, abbastanza morbido, fresco e abbastanza sapido, giustamente tannico ed equilibrato dall’alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole.
Vino elegantemente rustico.
Rocca delle Macìe nasce nel 1973 ad opera del produttore cinematografico Italo Zingarelli di “C’eravamo tanto amati” di Ettore Scola, e anche della fortunatissima serie di film con la coppia Bud Spencer e Terence Hill (tra cui “Lo Chiamavano Trinità” e “Continuavano a Chiamarlo Trinità”)
Italo coltivava il sogno di produrre vino e lo ha coronato acquistando la tenuta “Le Macìe”, 93 ettari di cui solo due coltivati a vigneto, per dare vita ad un’azienda vitivinicola nel cuore del Chianti Classico.
L’amore per il vino e la campagna toscana di Italo è divenuta affare di tutta la famiglia Zingarelli grazie ai figli Sergio, Sandra e Fabio.
Nel 1985, infatti, Sergio inizia a lavorare con il padre e dal 1989, affiancato dalla moglie Daniela, assume la guida dell’azienda. Sergio Zingarelli, in collaborazione con la sorella Sandra, riesce ad imporre l’azienda all’attenzione mondiale.
Da allora l’azienda è cresciuta costantemente e dispone oggi di circa 500 ettari, di cui oltre 200 coltivati a vigneto e circa 22 ad oliveto, suddivisi tra le sei tenute di proprietà: Le Macìe, Sant’Alfonso, Riserva di Fizzano e le Tavolelle nella zona del Chianti Classico, Campomaccione e Casamaria in Maremma nella zona del Morellino di Scansano. La storia della cantina Rocca delle Macìe è si fonda sul connubio tra attenzione al territorio da un lato, e all’innovazione e la ricerca volte al costante miglioramento della qualità dall’altro.
Il lavoro fatto in vigna, con basse rese per ettaro e tanta attenzione, continua in cantina o meglio nelle cantine dell’azienda, ampliate e rimodernate nel corso degli anni e che oggi sono dotate di avanzate tecniche di fermentazione per il controllo dei mosti e di moderni ambienti per la maturazione e l’affinamento.
La cantina originale infatti era stata ricavata nelle vecchie stalle al piano terreno del borgo delle Macìe, e oggi è una bottaia con 35 botti in rovere di Slavonia e francesi utilizzate principalmente per il Chianti Classico Riserva.
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