Leone De Castris Vitivinicoltori dal 1665 ‘Elo Veni’ Negroamaro Salento IGT 2021
10,50€
5 in stock
Weight | 1 kg |
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Denominazione | Salento IGT |
Zona di Produzione e imbottigliamento | Salice Salentino (Lecce) |
Vendemmia | Fine Settembre |
Vitigno | Negroamaro 100% |
Vinificazione | Macerazione e fermentazione a circa 20-22°C |
Affinamento | Minimo 2 mesi in acciaio e successivi 2 mesi in bottiglia. |
Gradazione Alcolica | 14,50% |
Temperatura di Servizio | 16-18°C |
Abbinamenti | A tutto pasto, accompagna primi piatti e secondi a base di carni bianche; servito fresco è ottimo anche con pesci alla griglia. Assolutamente da provare con i bocconcini di maiale. |
92 / 100 | Luca Maroni |
89 / 100 | Veronelli |
Silver Medal | Mundus Vini |
Silver Medal | Asia Wine Trophy |
92 / 100 | James Suckling |
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Il Negroamaro è uno dei prodotti più rappresentativi di tutta la regione pugliese, e lo sa bene anche Leone de Castris che con questo IGT “Elo Veni” prosegue la valorizzazione delle uve autoctone: un rosso del Salento, che grazie a una vinificazione esclusivamente in acciaio, conserva un profilo piacevolmente fragrante e fruttato, preservando le tipiche note varietali dell’uva.
Dal volto semplice e leggero, si presenta poco tannico e particolarmente duttile negli abbinamenti a tavola.
Tastings Notes
Rosso brillante.
Aromi varietali di piccoli frutti rossi, spezie dolci e piccanti, chiodi di garofano e sottobosco.
Di medio corpo, succoso, scorrevole grazie a un’ottima spalla acida.
La cantina Leone De Castris è tutta l’autorevolezza della Puglia. La piccola comunità rurale di Salice Salentino da oltre tre secoli ospita orgogliosamente questa realtà ormai ampliamente affermata sul mercato nazionale ed internazionale. I suoi natali risalgono al lontano 1665 quando un nobile spagnolo, innamoratosi di questi fertili terreni e del loro morbido profilo ondulato, decide di iniziare in loco una piccola attività di lavorazione e trasformazione del prodotto. Appassionatosi ulteriormente ai frutti di questa terra e dopo aver accumulato un’ingente quantità di denaro dalle vendite dei possedimenti rimasti in Spagna, compie una serie di investimenti rivolti all’acquisto di diverse migliaia di ettari di terre salentine, impiantando nuovi vitigni ed affiancandovi una fervente produzione di olive e grano. I primi passi verso i paesi esteri si hanno verso inizio ‘800, quando il vino greggio viene rivenduto agli Stati Uniti, in Germania e in Francia.
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