Ferrari ‘Maximum Rosé’ Brut Trento DOC 2019
25,70€
5 in stock
Weight | 1,6 kg |
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Denominazione | Trento DOC |
Vitigni | Pinot Nero 70%, Chardonnay 30% |
Vinificazione | Vinificazione in bianco, la presa di spuma avviene per rifermentazione in bottiglia, secondo Metodo Classico. |
Affinamento | 60 mesi sui propri lieviti prima di essere imbottigliato. |
Gradazione Alcolica | 12,50% |
Temperatura di Servizio | 6°-8°C |
Abbinamento | Abbinamento con una focaccia con bresaola e parmigiano o con un grande piatto di spaghetti al pomodoro, tonno all'olio extravergine di oliva e pomodorini vesuviani, Pizza napoletana |
92/100 | James Suckling |
90/100 | Vinous |
2 bicchieri rossi - Un vino eccellente che ha raggiunto la degustazione di finale | Gambero Rosso |
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Morbido e delicato, il Rosè Maximum Ferrari Brut trento DOC nasce da un’accurata selezione di uve di pinot nero e di chardonnay, la cui maturazione sui lieviti dura per circa 36 mesi prima di un’ulteriore sosta in bottiglia. Un metodo classico perfetto per imparare a conoscere quella grazia, quella decisione e quell’eleganza che fanno parte da sempre dello stile Ferrari. Uno spumante ideale per ogni occasione, non solo per un bell’aperitivo ma anche per una cena tra amici grazie alla sua naturale vocazione ai migliori abbinamenti.
Tastings Notes
Splendido rosa buccia di cipolla con fine spuma bianca.
Molto eleganti gli aromi di cassis, fragoline di bosco e rosa canina, ornati da nobili accenti minerali e melliti.
Ricco e avvolgente con finale di notevole persistenza segnato da delicati sentori di lievito, conferiti dagli oltre 30 mesi di affinamento in bottiglia, sensazioni di piccoli frutti tipici del Pinot Nero.
Una cantina che non ha bisogno di presentazioni, il cui mito nasce grazie all’intuito di un uomo, Giulio Ferrari, e al sogno di creare in Trentino un vino capace di confrontarsi con i migliori Champagne francesi. Un vero e proprio pioniere, Giulio Ferrari: è lui infatti che per primo intuisce la straordinaria vocazione della sua terra, lui che per primo diffonde lo chardonnay in Italia. È così che comincia a produrre poche selezionatissime bottiglie con un culto ossessivo per la qualità. Vini che da subito entrano nel cuore degli appassionati più esigenti che mai, in Italia, avevano trovato spumanti così eleganti, fini e sorprendenti. Non avendo però figli, Giulio Ferrari cerca un successore cui affidare il suo sogno.
Fra i tanti pretendenti sceglie Bruno Lunelli, titolare di una famosa enoteca di Trento. Grazie alla passione e al talento imprenditoriale, Bruno riesce in pochissimo tempo – siamo nella prima metà degli anni ’50 – a incrementare la produzione, senza mai scendere a compromessi con la qualità, seguendo quella stessa linea tracciata dal fondatore. La tradizione continua, e Bruno Lunelli trasmette la passione ai suoi figli: sotto la guida di Franco, Gino e Mauro, Ferrari diventa leader in Italia e sinonimo del brindisi italiano per eccellenza. In questi anni vedono la luce alcune delle etichette destinate a entrare nella storia: sono il Ferrari Rosé, il Ferrari Brut Perlé e il Giulio Ferrari Riserva.
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