Concha y Toro Casillero del Diablo Cabernet Sauvignon 2021
10,00€
5 in stock
Weight | 1,2 kg |
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Produttore | Concha Y Toro |
Zona di Produzione | Central Valley Pirque – Santiago (Chile) |
Vitigni | 100% Cabernet Sauvignon |
Vinificazione | Vinificate a temperatura controllata (25-30°C) in tini d’acciaio per 7-8 giorni. Fermentazione malolattica svolta. |
Affinamento | In piccole botti di rovere americano per 9 mesi. |
Gradazione Alcolica | 13.50% |
Temperatura di servizio | 16°- 18°C |
Abbinamenti | Da abbinare a carni rosse, piatti speziati e formaggi stagionati come il groviera e il formaggio blu. |
92/100 | Robert Parker |
90/100 | Wine Spectator |
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Il vino cileno più famoso al mondo… Consigliato dal diavolo in persona.
Realizzato con sole uve Cabernet Sauvignon il Casillero del Diablo è prodotto in una delle regioni cilene più note per la produzione vinicola. Il vino ottenuto con le uve del vitigno francese affina 9 mesi in botti di rovere americano per poi essere imbottigliato e commercializzato in tutto il mondo. Un ottimo rosso Riserva che esprime il meglio della produzione di vini cileni.
Si abbina a squisiti arrosti di carne rossa, ma ottimo anche con i formaggi stagionati.
Curiosità
Il Casillero del Diablo ha un nome che evoca una leggenda che circonda la cantina Concha y Toro: tempo fa alcune bottiglie di vino con un buon potenziale di invecchiamento furono collocate in un angolo nascosto, ma presto molte di esse sparirono. Pensando a un furto, Don Melchor de Santiago – questo il nome del fondatore della cantina Concha y Toro – diffuse la voce che le bottiglie fossero infestate, così i furti cessarono.
Tastings Notes
Rosso rubino intenso.
Note di amarena, mirtillo, lampone e prugna e sentori di ciliegia brillante.
Di medio corpo, con tannini setosi e lunghi, frutta matura e bacche retrogusto, con equilibrio impressionante di tannini frutta e lucidato.
Concha Y Toro nasce a Santiago del Cile nel 1883 per volontà di Don Melchor, appassionato di vini, che aveva riscontrato numerose similitudini tra i suoli cileni e quelli bordolesi tanto da scegliere, coraggiosamente, di impiantare barbatelle provenienti da Bordeaux. Disponendo di terreni collocati nelle principali regioni vinicole del Cile (Maipo, Maule, Rapel, Casablanca e Colchagua) Don Melchor mise a dimora Cabernet, Sauvignon Blanc e Semillion e, in breve tempo, i risultati strabilianti presentarono al mondo tutto il potenziale vinicolo
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