Casale del Giglio ‘Satrico’ Bianco Lazio IGT 2021
7,65€
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Weight | 1 kg |
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Denominazione | Lazio IGT |
Vitigno | Chardonnay 40%, Sauvignon 40%, Trebbiano Giallo 20% |
Ubicazione | Borgo Le Ferriere Aprilia (LT) |
Vendemmia | Fine settembre. |
Vinificazione | Le uve vengono raccolte ad iniziale stato di maturazione, così da mantenerne inalterati freschezza ed aromi. Dopo attenta selezione, le uve vengono sottoposte a spremitura soffice, con la separazione del mosto fiore dalle bucce. |
Affinamento | 6 mesi in acciaio e viene imbottigliato ad inizio anno. |
Gradazione alcolica | 13,00% |
Temperatura servizio | 8°-10°C |
Abbinamenti | Antipasti epiatti di pesce al vapore, è ideale con insalata di seppie e finocchi oppure con carni bianche gustose, come un petto di pollo scaloppato al burro, limone e salvia |
Vino eccezionale | The Wine Hunter |
88 / 100 | Decanter |
Silver Medal | Mundus Vini |
Silver Medal | International Wine Challenge Wien |
Bronze Medal | IWSC |
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Questo vino prende il nome dall’antica città di “Satricum”. Le più antiche tracce di capanne risalgono al IX Sec. a.C. ed erano organizzate in forma di villaggio con luogo di culto al centro. Tale insediamento, situato sull’altura prossima al fiume Astura, più tardi sarebbe diventato l’Acropoli della città, luogo in cui avrebbe visto la sua collocazione il tempio della divinità Mater Matuta di cui, ancora oggi, sono visibili le vestigia, in prossimità dell’attuale Borgo Le Ferriere (LT). Il “Satrico” della cantina laziale Casale del Giglio è un’etichetta dal profilo fruttato e delicatamente aromatico. È un bianco dal carattere internazionale, realizzato con un assemblaggio dei due vitigni a bacca bianca francesi più famosi e diffusi al mondo, uniti a del Trebbiano giallo. Lo Chardonnay dona eleganza e ricchezza fruttata, il Sauvignon Blanc conferisce sottili sfumature vegetali e il Trebbiano completa il blend con vivace freschezza.
Consigliato con antipasti caldi di pesce, pesce alla griglia, stuzzichini, frittura di pesce, pesce e crostacei al vapore.
Tastings Notes
Giallo paglierino luminoso.
Note di agrumi freschi, erbe aromatiche, tocchi vegetali e floreali, accenti marini e ricordi minerali.
Morbido al gusto e con un buon corpo, è sostenuto da una vivace spina dorsale fresca che, supportata dalla giusta sapidità, ne invoglia la beva.
Realtà dell’Agro Pontino, a sud di Roma, Casale del Giglio ha rappresentato per anni tutte le potenzialità dei vini non solo della zona di Latina, ma di tutto il Lazio. Un luogo che, a differenza di molte altre zone rese famose da un’azienda capace di valorizzarle, era ancora vergine, quando nel 1967 Dino Santarelli iniziò a immaginarvi una cantina moderna ed efficiente. Un sogno divenuto realtà grazie anche allo straordinario contributo del figlio di Dino, Antonio, il quale ha iniziato a seguire attivamente l’azienda in particolare a partire dalla metà degli anni ‘80. Un progetto che ha dimostrato quanto l’impegno dell’uomo sia in grado di incidere nella realizzazione di un grande vino. Dalla sperimentazione in vigna fino all’imbottigliamento, Casale del Giglio è riuscita a “esportare” il Lazio grazie a vitigni anche lontanissimi per origine, sempre però declinati con uno stile particolarmente riconoscibile, di gran classe. Oltre ad Antonio Santarelli, i nomi che hanno contribuito a far grande Casale del Giglio sono quelli di Attilio Scienza – dell’Istituto di Coltivazioni Arboree dell’Università di Milano – di Angelo Costacurta – dell’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano – di Fulvio Mattivi – dell’Istituto Agrario Provinciale San Michele all’Adige – e di Paolo Tiefenthaler, quest’ultimo enologo storico dell’azienda, che ritroviamo ancora oggi a supervisionare scrupolosamente ogni fase produttiva che viene svolta in cantina. Vini di assoluto fascino, da scoprire uno a uno apprezzandone ogni minima peculiarità.
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