Cantina Salvatore Molettieri in Montemarano ‘ Ischa Piana ‘ Aglianico Irpinia DOC 2019
17,20€
2 in stock
Weight | 1,2 kg |
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Denominazione | Aglianico Irpinia DOC |
Zona di Produzione | Montemarano (AV) |
Età del vigneto | 5 – 10 anni |
Epoca di Vendemmia | Fine Ottobre – Inizio Novem,bre |
Vitigno | Aglianico 85% Piedirosso e Cabernet sauvignon 15% |
Vinificazione | All'arrivo in cantina selezione manuale delle uve su tavoli di cernita prima della diraspatura. Fermentazione e macerazione in tini di acciaio ad una temperatura compresa tra 26-30 °C. Vinificazione separata delle uve provenienti da ogni singola parcella. Durata della macerazione 21-30 giorni. |
Affinamento | 8 Mesi in Barrique e botti grandi di rovere, 6 mesi in bottiglia. |
Longevità: | 7 – 10 anni |
Grado alcolico | 13,50% in volume |
Abbinamenti | Braciola di manzo e maiale, cotica di maiale e formaggi stagionati non piccanti |
3 / 3 | Guida Veronelli |
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Salvatore Molettieri è il Gigante dell’Aglianico montemaranese. “Ischa Piana” è un interessantissimo blend di uve autoctone campane con l’internazionale Cabernet. Un vino franco ed immediato, ma in grado di esprimersi al meglio anche a distanza di diversi anni; un aglianico, che vanta una robustezza oggi sconosciuta ai maggiori vini irpini, ma che consente ai suoi Taurasi di godere di una vita lunghissima e di mostrare, anche dopo molti anni, un carattere che pochi vini possiedono. Caldo, grosso, opulento, ma anche estremamente fresco e sapido, con la fitta trama tannica. La degustazione lascia in bocca un lungo ricordo di frutta matura e torrefazione.
Tastings Notes
Rosso rubino vivace con riflessi violacei.
Intenso, con accattivanti profumi di ciliegia e marasca molto matura, spezie dolci e liquirizia su uno sfondo minerale di grafite e terra
In bocca dimostra consistenza ed intensità, tannini presenti ma non aggressivi, equilibrato.
Raccontare Salvatore Molettieri e la sua azienda è ritrovare il filo e il senso di un’identità territoriale che si mantiene costantemente viva e matura lentamente frutti corposi. Come l’aglianico, questo vitigno ormai entrato nella leggenda enologica della Campania, dalle cui uve Salvatore ottiene vini che a buon diritto, secondo gli esperti, ambiscono a diventare termine di paragone dei rossi d’Irpinia.
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