Cantina Castello Banfi “Rosa Regale” Brachetto D’Acqui DOCG 2018
9,50€
8 in stock
Weight | 1,7 kg |
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Denominazione | Brachetto d'Acqui DOCG |
Ubicazione | Strevi (AL) |
Vitigni | Brachetto 100% |
Vinificazione | Secondo il metodo Charmat a temperatura controllata in tini in acciaio. |
Gradazione Alcolica | 7% |
Temperatura di Servizio | 8° – 10°C |
Abbinamenti | Vino da dessert perfetto con fragole fresche, macedonie, torte di frutta e piccola pasticceria. |
91/100 | Decanter |
2 stelle rosse - Un vino di grande livello e spiccato pregio | Veronelli |
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Il Brachetto d’Acqui, vino rosso frizzante, brioso e fresco, caratterizzato dalla quasi assenza di tannini e dalla delicata struttura, ha una storia molto antica, secondo la quale già al tempo dei Romani, nella zona di Acqui si produceva un vino che, si diceva, avesse proprietà afrodisiache. Probabilmente un antenato del Brachetto, il Vinum Acquense, fu portato a Cleopatra da Marco Antonio e da Giulio Cesare poiché sembrava lo gradisse molto.Nasce da uve provenienti principalmente dai vigneti di proprietà della Tenuta “La Rosa” nel Comune di Acqui Terme, cuore della zona storica del Brachetto. La denominazione quella classica di Brachetto d’Aqui DOCG ed è prodotto, come impone il disciplinare con uve di Brachetto d’Acqui pure al 100%. La tecnica di produzione prevede un primo periodo di macerazione delle uve in rosso, protratta per circa 4/5 giorni a bassa temperatura, consente la cessione del colore e degli aromi caratteristici presenti nelle bucce. Seguono rapide e frequenti follature, la svinatura, la pressatura soffice, la filtrazione e la successiva conservazione del prodotto a 0°C. La presa di spuma avviene in autoclave, nelle Cantine di Strevi. La lavorazione permette di offrire uno spumante dolce ottenuto dal vitigno Brachetto, uva aromatica antica e complessa presente solo nella zona dell’Acquese, caratterizzata da profumi unici ed inimitabili. La macerazione a freddo dei frutti e la successiva pressatura soffice permettono l’estrazione degli intensi aromi tipici contenuti nella buccia e del caratteristico colore rosso rubino tenue. Un vino piacevole, straordinariamente elegante.
Ad oggi è molto apprezzato sia da solo, a fine pasto, che in abbinamento a dolci a base di frutta e a pasticceria secca ma anche, semplicemente, con fragole fresche.
Tastings Notes
Rosso rubino dalle sfumature purpuree e dal persistente perlage.
Note di confettura di fragole e rosa canina, muschio ed erbe aromatiche.
Sbarazzino all’assaggio, fresco e con impercettibili tannini, chiude su note fruttate e minerali.
Banfi è una delle cantine più famose del nostro Paese, la cui storia ha inizio nel 1978, quando la visione lungimirante dei fratelli italoamericani John e Harry Mariani ridefinisce le coordinate del mercato enologico, sviluppando un progetto che guarda lontano e che parte dalla migliore tradizione italiana. La cantina nasce per volere dei fratelli a Montalcino, con lo scopo di dare vita a una tenuta moderna dove qualità, quantità e tradizione possano convivere. Al fianco dei due fratelli, inizia questa avventura anche Ezio Rivella, uno dei più grandi enologi italiani di sempre, il quale capì sin da subito le potenzialità del progetto e di una produzione che avrebbe potuto eccellere nel panorama toscano dell’epoca. Oggi la cantina è retta dai cugini James e Cristina, esponenti della terza generazione della famiglia Mariani, alla guida di una realtà che ogni anno produce ben 10 milioni di bottiglie. Il castello di Poggio alle Mura, meglio conosciuto come Castello Banfi, è un vero e proprio impero che si espande per circa tremila ettari, adagiati tra i fiumi Orcia ed Ombrone, di cui un terzo è dedicato alla viticoltura. I vigneti, oltre al terroir di Montalcino, riguardano anche le prestigiose zone della Maremma e del Chianti Classico, espandendosi anche nelle terre del Piemonte, dell’Emilia e del Sud America, in un mosaico di terreni, ognuno con le sue specifiche conformazioni. Un territorio, dunque, che porta in se le migliori caratteristiche geologiche e climatiche oltre che per i due vitigni tradizionali Sangiovese e Moscadello, anche per le principali varietà nobili internazionali. Lo standard della qualità è una mission quotidiana che accomuna il lavoro in ognuno dei vigneti, integrando le tecniche più innovative insieme al desiderio di avere una filiera produttiva ecosostenibile, al fine di preservare al massimo l’integrità e la ricchezza delle uve. Sostenibilità ambientale, ma non solo. Anche la ricerca è un fattore chiave che si esprime al meglio in quella che è una vera novità nel mondo dell’enologia, chiamata “Horizon”: un’accurata zonazione dei vigneti e soluzioni mirate alle dinamiche della produzione, in soluzione di continuità tra vigna e cantina, che consente alle diverse varietà di uve di esprimersi al massimo delle potenzialità. É così che, tra oltre settemila barriques, nascono vini di eccezionale fascino ed eleganza, sempre al passo con i tempi. Un insieme di etichette che uniscono la tradizione di diversi terroir e l’esperienza della cantina
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