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Cantina Castello Banfi Brunello di Montalcino Toscana DOCG 2016 Mangum 1.5lt cassa di Legno

82,00

Out of stock

Weight3,13 kg
Denominazione

Brunello di Montalcino DOCG

Vitigno

Sangiovese Grosso 100%

Vinificazione

Dalle migliori uve di 170 ettari di vigne nella zona collinare a sud di Montalcino a 220 metri di altitudine, su terreni sabbiosi e calcarei ricchi di scheletro, con sistema di allevamento a cordone speronato e con basse rese di 65 q.li/ha. Fermentazione alcolica e macerazione in acciaio e legno per 10-12 giorni.

Affinamento

Matura per 2 anni per il 90% in barrique di rovere francese e per il restante 10% in botti di rovere di Slavonia, prima dell’immissione sul mercato il vino si affina in bottiglia per altri 12 mesi.

Gradazione Alcolica

14.00%

Temperatura di servizio

16°- 18°C

Abbinamenti

Carni rosse, selvaggina, formaggi stagionati, da meditazione, Tagliata di Manzo, Tagliatelle ai Funghi, Formaggi stagionati, Arrosto di carne, Bistecca Fiorentina.

95/100James Suckling
93 / 100Wine Spectator
92 / 100Wine Enthusiast
94 / 100Robert Parker
3 viti - uno dei migliori vini in assolutoVitae AIS
5 grappoli d'uva - vino d'eccelloenzaBibenda

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Il Brunello di Montalcino è un vino visivamente limpido, brillante, di colore granato vivace. Ha profumo intenso, persistente, ampio ed etereo. Si riconoscono sentori di sottobosco, legno aromatico, piccoli frutti, leggera vaniglia e confettura composita. Al gusto il vino ha corpo elegante ed armonico, nerbo e razza, è asciutto con lunga persistenza aromatica. Per le sue caratteristiche, il Brunello di Montalcino sopporta lunghi invecchiamenti, migliorando nel tempo. Difficile dire quanti anni questo vino migliora in bottiglia. Ciò dipende infatti dall’annata. Si va da un minimo di 10 anni fino a 30, ma può essere conservato anche più a lungo. Naturalmente va conservato nel modo giusto: in una cantina fresca, ma soprattutto a temperatura costante, buia, senza rumori e odori; le bottiglie tenute coricate.

L’eleganza e il corpo armonico del vino permettono abbinamenti con piatti molto strutturati e compositi quali le carni rosse, la selvaggina da penna e da pelo, eventualmente accompagnate da funghi e tartufi. Trova anche abbinamento ottimale anche con piatti della cucina internazionale a base di carni o con salse. Il Brunello è anche vino da abbinamento ottimale con formaggi: tome stagionate, pecorino toscano, formaggi strutturati. Inoltre, per le sue caratteristiche, é godibile anche quale vino da meditazione. Il vino Brunello di Montalcino deve essere servito in bicchieri di cristallo dalla forma ampia, panciuta, al fine di poterne cogliere il bouquet composito ed armonioso. Dovrà essere servito ad una temperatura di circa 18°C-20°C. Per le bottiglie molto invecchiate è consigliabile la decantazione in caraffa di cristallo, al fine di meglio ossigenarlo e di proporlo nella sua totale purezza.

Tastings Notes

Con gli occhi...

Rosso rubino intenso tendente al granato.

Con il naso...

Intensità aromatica densa di legni nobili, caffè in grani, tabacco è ben delineata da refoli delicatamente odorosi di more e confettura di frutti di bosco.

Con la bocca...

Corposo, profondo, morbido, intenso e persistente.

Per gustarlo al meglio, ti consigliamo di lasciare ‘respirare’ il vino almeno 1 o 2 ore prima di servirlo

Cantina Castello Banfi

Banfi è una delle cantine più famose del nostro Paese, la cui storia ha inizio nel 1978, quando la visione lungimirante dei fratelli italoamericani John e Harry Mariani ridefinisce le coordinate del mercato enologico, sviluppando un progetto che guarda lontano e che parte dalla migliore tradizione italiana. La cantina nasce per volere dei fratelli a Montalcino, con lo scopo di dare vita a una tenuta moderna dove qualità, quantità e tradizione possano convivere. Al fianco dei due fratelli, inizia questa avventura anche Ezio Rivella, uno dei più grandi enologi italiani di sempre, il quale capì sin da subito le potenzialità del progetto e di una produzione che avrebbe potuto eccellere nel panorama toscano dell’epoca. Oggi la cantina è retta dai cugini James e Cristina, esponenti della terza generazione della famiglia Mariani, alla guida di una realtà che ogni anno produce ben 10 milioni di bottiglie. Il castello di Poggio alle Mura, meglio conosciuto come Castello Banfi, è un vero e proprio impero che si espande per circa tremila ettari, adagiati tra i fiumi Orcia ed Ombrone, di cui un terzo è dedicato alla viticoltura. I vigneti, oltre al terroir di Montalcino, riguardano anche le prestigiose zone della Maremma e del Chianti Classico, espandendosi anche nelle terre del Piemonte, dell’Emilia e del Sud America, in un mosaico di terreni, ognuno con le sue specifiche conformazioni. Un territorio, dunque, che porta in se le migliori caratteristiche geologiche e climatiche oltre che per i due vitigni tradizionali Sangiovese e Moscadello, anche per le principali varietà nobili internazionali. Lo standard della qualità è una mission quotidiana che accomuna il lavoro in ognuno dei vigneti, integrando le tecniche più innovative insieme al desiderio di avere una filiera produttiva ecosostenibile, al fine di preservare al massimo l’integrità e la ricchezza delle uve. Sostenibilità ambientale, ma non solo. Anche la ricerca è un fattore chiave che si esprime al meglio in quella che è una vera novità nel mondo dell’enologia, chiamata “Horizon”: un’accurata zonazione dei vigneti e soluzioni mirate alle dinamiche della produzione, in soluzione di continuità tra vigna e cantina, che consente alle diverse varietà di uve di esprimersi al massimo delle potenzialità. É così che, tra oltre settemila barriques, nascono vini di eccezionale fascino ed eleganza, sempre al passo con i tempi. Un insieme di etichette che uniscono la tradizione di diversi terroir e l’esperienza della cantina

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