Argentiera ‘Poggio ai Ginepri’ Toscana Rosso IGT 2022 Cabernet Sauvignon Merlot Cabernet Franc Petit Verdot
19,90€
5 in stock
Weight | 1,3 kg |
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Denominazione | Toscana Rosso IGT |
Zona di Produzione | Argentiera, Castagneto Carducci, Livorno. |
Vitigni | Cabernet Sauvignon, 45% Merlot 30%, Cabernet Franc 15%, Petit Verdot 10% |
Epoca di Vendemmia | La vendemmia inizia il 3 settembre con il Merlot e si conclude con il Cabernet Sauvignon il 2 ottobre. Le altre varietà, parte del blend, sono state raccolte tra metà e fine settembre. |
Vinificazione | Le uve sono raccolte manualmente, selezionate su un doppio tavolo di cernita; gli acini interi per gravità cadono nelle vasche. Tutte le varietà sono state vinificate separatamente; la fermentazione e la macerazione sono avvenute in serbatoi di acciaio per circa 20/25 giorni a una temperatura controllata non superiore ai 28° C. |
Affinamento | In bottiglia: per almeno 3 mesi. |
Gradazione Alcolica | 13,50 % |
Temperatura di Servizio | 18 – 20 ℃ |
Abbinamenti | A tutto pasto, è naturalmente indicato per carni alla brace, si coniuga bene con preparazioni allo spiedo, arrosti di vitello, costine, ossobuco, stinco di agnello o di maiale. |
90 / 100 | Wine Spectator |
91 / 100 | Veronelli |
92 / 100 | Falstaff |
16,5 / 20 | Jancis Robinson |
91 / 100 | Robert Parker |
90 / 100 | Wine & Spirits |
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“Poggio ai Ginepri” di Tenuta Argentiera è un rosso dal taglio bordolese ormai divenuto un classico della zona di Bolgheri. Un luogo davvero unico nella zona, perchè la tenuta è quella più vicina al mare, ma anche quella che si trova all’altitudine massima per il territorio bolgherese di 200 metri sopra il livello del mare. Molti elementi di bellezza caratterizzano Tenuta Argentiera, a partire del colpo d’occhio sugli ordinati vigneti e sul Mar Tirreno.
Il vino rosso Poggio ai Ginepri di Tenuta Argentiera è composto dal classico blend di uve internazionali: Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e, in minore percentuale, Petit Verdot: maturato parzialmente in botti di rovere francese e ungherese per 8 mesi, ha una personalità intensa e avvolgente, emana sentori di sottobosco, frutta matura e spezie, presenta un corpo fresco, elegante e morbido. Poggio ai Ginepri 2022 si presenta qualitativamente ottimo, un moto perpetuo di estrema piacevolezza e leggerezza che accelera sorso dopo sorso
Tastings Notes
Rosso rubino intenso con riflessi violacei alla vista.
Note di frutta scura matura, poi affiancate da sentori territoriali e varietali erbacei, salmastri e vegetali. Non trascurabile è la traccia speziata.
Morbido, intenso, raffinato e pulito, dal tannino morbido e dal finale persistente.
La Tenuta Argentiera rappresenta idealmente il punto di incontro tra le atmosfere salmastre del mare Tirreno e l’assolata campagna dell’Alta Maremma, dove i profumi della macchia mediterranea accanto alle suggestioni dei vitigni bordolesi creano quel mix di intensità e potenza, ormai famoso in tutto il mondo. Un’altra sua peculiarità è anche da riconoscere nel suo posizionamento geografico: estremamente vicino al mare, con i vigneti allevati a 200 metri di altitudine sulle colline poste nel lembo più meridionale della denominazione di Bolgheri. La cantina (completata nel 2001 e frutto di un progetto dell’architetto Bernardo Tori che nel suo aspetto esterno si rifà alla tradizione degli edifici preposti al controllo ed alla difesa del territorio, recuperando gli elementi tipici delle strutture dei Presidi) sorge sulla stessa collina su cui si trovano i resti dell’antico Castello di Donoratico, una volta appartenuto alla famiglia nobile fiorentina dei Serristori e parte dell’immenso “Tenimento di Donoratico”, dominando i vigneti. Da qui, la vista è davvero mozzafiato e abbraccia il golfo che da Castiglioncello va fino a Baratti, e nelle giornate più limpide può spingersi fino all’isola d’Elba e alla Corsica. Il nome dell’azienda è legato a quello di uno dei principali appezzamenti, Podere Argentiera, così chiamato in relazione alla presenza già in epoca etrusca di un’area mineraria per l’estrazione di argento. Il complesso rinasce nel 1999 con l’intervento della famiglia Fratini ed oggi la proprietà è in mano all’imprenditore austriaco Stanislaus Turnauer, che l’ha acquisita alla fine del 2015.
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