,

Antiche Cantine Migliaccio Viticoltori in Ponza Biancolella Bianco del Lazio IGT 2022

36,90

3 in stock

Scatola regalo Design

Sacchetto Regalo (2,00)

Scatola regalo Design

Sacchetto Regalo (2,00)

38,90
Weight1,3 kg
Denominazione

Lazio Bianco IGT

Zona di produzione

Punta Fieno, Isola di Ponza (LT)

Vitigno

Biancolella 100%

Vendemmia

Da metà Settembre a fine Ottobre.

Vinificazione

Vinificazione in bianco di uva biancolella con controllo della temperatura di fermentazione intorno ai 16°-18° C in vasche di cemento.

Affinamento

Cemento e acciaio, successivo affinamento in bottiglia per 1 mese.

Gradazione alcolica

12,50 %

Temperatura di servizio

10° – 12°C

Abbinamento

Un bianco perfetto per la cucina di mare, in particolare con gli gnocchi agli scampi oppure accanto ad una frittura di alici, ma anche pesce alla griglia, antipasti di pesce e risotti di mare. Perfetto con crudi di pesce e con pesce in crosta di sale.

Reviews

There are no reviews yet.

Be the first to review “Antiche Cantine Migliaccio Viticoltori in Ponza Biancolella Bianco del Lazio IGT 2022”
Download PDF factsheet

Il Biancolella è un vino bianco delle Antiche Cantine Migliaccio prodotto in sole 1500 bottigle con le uve autoctone biancolella in purezza che riflette l’unicità dei vigneti incontaminati di Punta Fieno nell’Isola di Ponza: un vino “eroico”, prodotto nella vigna raggiungibile solo con una camminata lungo la mulattiera di circa 40 minuti.

Ottimo con i piatti di pesce della tradizione.

Tastings Notes

Con gli occhi...

Giallo paglierino con riflessi dorati.

Con il naso...

Note di fiori e frutti gialli, mandorle amare, cenni di agrumi e intensi sentori minerali.

Con la bocca...

Avvolgente, con un lungo finale sapido. Molto fresco, mediterraneo e solare,  morbido, con una nota finale di cannella. Buona la persistenza.

Antiche Cantine Migliaccio Viticoltori in Ponza

Punta Fieno è una delle poche località ancora incontaminate dell’isola di Ponza. Il difficile accesso via terra (40 minuti a piedi lungo una mulattiera in piena macchia mediterranea) un inesistente approdo via mare, che consiste nel saltare dalla barca sugli scogli, hanno preservato questo posto dal turismo di massa. I vecchi contadini ponzesi vi si recavano ogni mattina all’alba, per coltivare i vigneti, ma oggi sono rimasti veramente in pochi: Luigino, Giustino, zio Aniello e Liberato. A questo esiguo drappello si è aggiunto Emanuele Vittorio, odontoiatra napoletano, figlio di Civita Migliaccio, ma soprattutto nipote di Benedetto Migliaccio, uno dei capostipiti del Fieno. Quando nel 1734 Carlo di Borbone colonizzò l’isola assegnando in “enfiteusi perpetua” vari appezzamenti di terra ai coloni partenopei, assegnò a Pietro Migliaccio, proveniente da Ischia, la zona del Fieno, che, a differenza di altre che erano definite “a bosco” o “incolto”, risultava già “vitato”. Pietro Migliaccio portò da Ischia i vitigni tipici: Biancolella, Forastera, Guarnaccia, Aglianico e Piedirosso, e sono questi gli antichi vitigni a piede franco che Emanuele Vittorio, nipote di Benedetto Migliaccio, ha riportato a nuova vita, salvandoli dagli sterpi che avevano già invaso i filari.

You may also like…