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Alois ‘Caiatì’ Pallagrello Bianco Terre del Volturno Pontelatone IGT 2020

9,90

Out of stock

Weight1 kg
Denominazione

Terre del Volturno IGT

Zona di Produzione

Pontelatone (CE)

Terreno

Natura calcarea.

Vitigni

Pallagrello Bianco 100%

Epoca vendemmia

Inizio settembre.

Vinificazione

Fermentazione alcolica: 50% in acciaio inox alla temperatura di 13° /14° C. per 30 gg. e 50% sulle fecce fini in legno per 90 gg.

Affinamento

Affinamento in vasca: 50% in acciaio inox alla temperatura di 13° /14° C. per 30 gg. e 50% sulle fecce fini in legno per 90 gg.
Affinamento in bottiglia: Per 3 mesi

Gradazione Alcolica

14,00% vol.

Temperatura di servizio

8 -10 °C.

Abbinamenti

Ottimo come aperitivo, si abbina con carni bianche, Formaggi, Pasta, Pesci, Pizza.
Perfetto con primi piatti di pesce, sublime con una zuppa di pesce.

91 / 100James Suckling
Bronze MedalDecanter
3 vitiVitae AIS
3 BicchieriGambero Rosso
91 / 100Veronelli
88 / 100Robert Parker
87 / 100Wine Spectator

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“Il nobile vino dei Borbone riscoperto in chiave moderna” Il “Caiatì” nasce da uve Pallagrello Bianco, un vitigno autoctono campano, apprezzato sin dai tempi antichi.

E’ un vino immediato e gentile che rallegra il palato, un’importante esempio di riscoperta di un vitigno autoctono dell’alto casertano, il Pallegrello Bianco, con il suo caratteristico tralcio a forma di palla, con acini semplici, piccoli e tondeggianti capaci di soddisfare ampiamente le attese.

Un bel bianco che si presenta di un giallo paglierino con riflessi dorati. All’assaggio si rivela equilibrato e dalla spiccata sapidità, dotato di una grande freschezza lievemente accompagnata da sensazioni minerali.

Perfetto da aperitivo e con formaggi freschi, frittura di pesce, pizza, carni bianche in umido, pasta al pesce in bianco.

Tastings Notes

Colore

Giallo paglierino con riflessi dorati.

Odore

Complesso e floreale, con note di cera d’api, agrumi e mandorle.

Sapore

Pieno e caldo, ben equilibrato, di buona freschezza e spiccata sapidità.

Fattoria Alois

La casa vitivinicola di Michele Alois affonda le proprie radici nella consolidata esperienza e passione della Famiglia Alois nel settore enologico, ponendo come fil rouge della propria produzione il perseguimento della genuinità e degli alti standard qualitativi.

Per constatare con quale naturalezza, sul serico filo della qualita’, vino e seta ancora s’incontrano, e’ sufficiente recarsi a San Leucio. Qui, come nel resto del mondo, il nome Alois brilla come sinonimo di qualita’ nella produzione e creazione di tessuti presenti tra l’altro nelle sale piu’ importanti del pianeta: dal Quirinale alla Casa Bianca, al Louvre. Nata nel 1885 come azienda commerciale ai tempi di Ferdinando IV di Borbone, ha conosciuto, divenendo industria tessile, un costante e graduale successo sempre alla guida del capofamiglia, fino alla venuta di Michele Alois che, nel 1992, secondo un desiderio i cui prodromi risalgono al dopoguerra, impianta un allevamento di microvinificazione per 9 vitigni autoctoni, sdoppiando cosi’ la bisecolare attivita’ della dinastia.

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