Tenute Ruffino ‘ Acqua di Venus ‘ Rosè Toscana IGT 2021 Syrah, Sangiovese, Pinot Grigio
14,90€
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Weight | 1,39 kg |
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Denominazione | Toscana IGT |
Vitigni | Syrah 34%, Sangiovese 33%, Pinot Grigio 33% |
Vendemmia | Fine settembre-metà ottobre. |
Vinificazione | Pressatura fatta con estrema delicatezza per non dissipare i profumi primari. Dopo |
Affinamento | In tini termo-controllati di acciaio inossidabile. |
Gradazione Alcolica | 13.50% |
Temperatura di servizio | 10°-12°C |
Abbinamenti | Ottimo in abbinamento al pesce alla griglia, è da provare anche con i formaggi freschi e i piatti vegetariani. |
89 / 100 | Decanter |
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Secondo il poeta greco Omero, Venere era la figlia di Giove e della ninfa degli oceani Dione. La dea è nata emergendo dalle acque su una grossa conchiglia. Botticelli ha raffigurato La Nascita di Venere in una delle più iconiche opere d’arte del Rinascimento. Il dipinto fu commissionato dalla corte di Lorenzo il Magnifico e completato nel 1485. Oggi la Venere di Botticelli continua ad essere un’icona mondiale di eleganza e sensualità. Il Toscana IGT “Aqua di Venus” di Ruffino nasce, proprio come la Venere di Botticelli, dall’acqua, dal mare; le uve che lo compongono crescono, infatti, nell’area costiera del sud della Toscana, dove respirano la piacevolissima brezza del Tirreno.
Il vino che ne risulta è vibrante, di fine mineralità e spiccato carattere.
Tastings Notes
Rosa tenue.
Bouquet complesso, caratterizzato da note floreali tipiche del Sangiovese, seguite da note di erbe aromatiche e macchia mediterranea. Il Syrah conferisce note fruttate di ciliegia rossa mentre il Pinot Grigio arricchisce questo rosato con note agrumate e floreali.
Vino fresco, sapido e con una buona acidità. Il finale è lungo e persistente.
Ruffino nasce nel 1877, nel borgo di Pontassieve, alle porte di Firenze grazie ai cugini Ilario e Leopoldo Ruffino, il loro sogno creare il “vino ideale”. 1913, Ruffino è acquisita dalla famiglia Folonari che ne preserva l’anima toscana portando una mentalità più organizzata e moderna. A Pontassieve viene inaugurata la linea ferroviaria e i giornali dell’epoca raccontano di un brindisi a base di Chianti Ruffino del 1878. 1945, la storia di Ruffino si interseca a quella d’Italia. Durante la Seconda Guerra Mondiale le cantine di Pontassieve vengono scambiate per la vicina stazione e distrutte dai bombardamenti. Gli anni ’50 e ’60 sono un periodo difficile in Italia, con la ricostruzione prima e lo sfaldamento del sistema mezzadrile poi. In questi anni Ruffino è un simbolo della Dolce Vita in Italia e all’estero, dove i suoi vini raggiungono oltre 100 Paesi e allietano le tavole di Charles De Gaulle, Re Gustavo di Svezia e della Regina Elisabetta. 1984, il Chianti diventa una DOCG e, quasi come un segno del destino, è una bottiglia di Chianti Ruffino a portare la prima fascetta, la numero AAA00000001. Gli anni ’90 sono un momento di splendore per i vini toscani e anche per Ruffino che ne è buon emblema. Il grandioso Colorino di Santedame dà vita al Romitorio e nasce Modus, destinato negli anni a venire a rappresentare meravigliosamente la categoria dei Supertuscan. Oggi, a più di 135 anni dalla sua fondazione e oltre 85 dalla prima annata di Riserva Ducale, Ruffino continua ad esprimere attraverso ogni bottiglia prodotta la storia e la tradizione della Toscana,
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