Leone De Castris Vitivinicoltori dal 1665 ‘Angiò’ Fiano Salento Bianco IGT 2021
9,50€
4 in stock
Weight | 1 kg |
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Denominazione | Salento IGT |
Zona di Produzione e imbottigliamento | Salice Salentino (Lecce) |
Vendemmia | Ultima decade di agosto, |
Vitigno | Fiano 100% |
Vinificazione | Scottatura della buccia con neve carbonica con conseguente pigiatura, pressatura soffice e decantazione statica per circa 24h. Fermentazione in tini di acciaio inox alla temperatura di 16-18°C. |
Affinamento | Affinamento sulle fecce di lievito con |
Gradazione Alcolica | 12,50% |
Temperatura di Servizio | 8-10 °C |
Abbinamenti | Ottimo con i primi piatti succulenti di mare, grigliate di pesce e carni magre. |
90 / 100 | Luca Maroni |
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“Angiò” è un Fiano in purezza da cui emerge tutta la bellezza del Salento. Una terra dove sole e mare si compenetrano, lasciando un’impronta tipicamente mediterranea alle uve, in grado di presentare in fase di degustazione piacevoli note marine oltre alle più classiche sensazioni fruttate e floreali tipiche del varietale. Un’etichetta con cui la cantina Leone de Castris presenta un bianco che racconta la propria origine meridionale. Fiano in purezza è uno dei migliori vini bianchi di Leone De Castris, un bianco perfetto per dare un tocco in più ad aperitivi o da abbinare a cene di pesce!
Tastings Notes
Giallo paglierino.
Note di pesca e ananas, accompagnato da intense note floreali.
Morbido e piacevolmente fresco, ricco di struttura.
La cantina Leone De Castris è tutta l’autorevolezza della Puglia. La piccola comunità rurale di Salice Salentino da oltre tre secoli ospita orgogliosamente questa realtà ormai ampliamente affermata sul mercato nazionale ed internazionale. I suoi natali risalgono al lontano 1665 quando un nobile spagnolo, innamoratosi di questi fertili terreni e del loro morbido profilo ondulato, decide di iniziare in loco una piccola attività di lavorazione e trasformazione del prodotto. Appassionatosi ulteriormente ai frutti di questa terra e dopo aver accumulato un’ingente quantità di denaro dalle vendite dei possedimenti rimasti in Spagna, compie una serie di investimenti rivolti all’acquisto di diverse migliaia di ettari di terre salentine, impiantando nuovi vitigni ed affiancandovi una fervente produzione di olive e grano. I primi passi verso i paesi esteri si hanno verso inizio ‘800, quando il vino greggio viene rivenduto agli Stati Uniti, in Germania e in Francia.
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