L’Olio del Cilento è uno dei prodotti tipici cilentani più apprezzati. Le sue origini risalgono alla Magna Grecia, e la sue peculiarità lo rendono particolarmente ricercato; ha origine con l’insediamento dei Focei nell’antica Elea, l’attuale Velia. I Focei erano dei coloni greci e le prime testimonianze archeobotaniche fanno risalire la presenza delle piante di oliva nel Cilento già a partire dal IV secolo a.c.. Furono loro, infatti, a introdurre la Pisciottana, forse la più antica varietà di olivo del Cilento. La Pisciottana, oltre ad essere la più antica del Cilento, è la varietà d’ulivo più grande conosciuta ad oggi. I suoi esemplari hanno dei fusti molto larghi e sono presenti diverse piante millenarie nel Cilento. La Pisciottana è una pianta che resiste molto bene ai venti salmastri del Cilento ed è molto produttiva anche in un territorio soleggiato come il Cilento, clima che conferisce all’olio cilentano le sue tipiche peculiarità.
Per essere certificato DOP l’olio del Cilento deve superare una serie di esami molto stringenti. L’olio DOP del Cilento, per essere considerato tale deve essere prodotto per 85% da una o più delle seguenti varietà: Pisciottana, Salella, Leccino, Rotondella, Ogliarella e Frantoio. L’altro 15% deve essere comunque di specie autoctone. A livello agronomico, particolare cura è posta durante le fasi della raccolta, del trasporto e della conservazione delle olive. Per essere ammesse alla produzione di olio DOP le olive devono essere raccolte rigorosamente a mano; è autorizzato l’ausilio di mezzi agevolatori meccanici, come scuotitori e pettini vibranti; le reti sono ammesse esclusivamente per agevolare le operazioni di raccolta, che deve essere effettuata entro il 31 dicembre di ogni anno. La produzione massima di olive ad ettaro è di 110 quintali, mentre la resa in olio massima è del 22%. Le olive vanno molite entro 48 ore dalla raccolta.
Si presenta giallo paglierino, tendente al verde, ed è possibile trovarlo sia limpido che velato. All’esame olfattivo ha un leggero sentore di fruttato e il gusto è tenue e delicato, ricorda l’oliva fresca. L’Olio cilentano è tendenzialmente dolce e presenta solo percettibili note amare e piccanti: deve avere un’acidità inferiore al valore di 0,70%. L’olio può essere utilizzato su piatti consistenti, come i tipici piatti cilentani, sui legumi, ad esempio nella lagane e ceci. In generale è ottimo per condire anche le insalate, ma io lo amo sul pane tostato nel camino a legna, un’esperienza unica. La notevole presenza di note aromatiche fa prediligere l’uso di quest’olio su piatti di una certa consistenza, tipici dell’area di origine, come grigliate di pesce, insalate selvatiche, verdure bollite, legumi e primi piatti in genere. L’olio “Cilento” DOP è il frutto dell’armonizzazione delle più moderne tecnologie di lavorazione con una tradizione millenaria.
La Tenuta Cobellis produce nel proprio frantoio aziendale mediamente 500 quintali all’anno di “Rùine”, Olio Extravergine d’oliva Cilento Dop la cui alta qualità e le sue straordinarie caratteristiche si devono essenzialmente all’incontaminata natura del luogo: ricchissimo di antiossidanti, dovuti alla perfetta integrazione degli ulivi con l’ambiente collinare del parco, conserva sia i caldi sapori solari che gli intensi profumi della verdissima biodiversità locale. Dopo la frangitura a freddo eseguita con le più moderne tecniche d’estrazione, si presenta color giallo paglierino con buona vivacità e intensità, al palato rivela un gusto tenue e delicato d’oliva fresca e dolce con piacevoli note appena percettibili d’amaro piccante. Il suo gusto e il suo profumo si esaltano nella cucina fredda e si intensificano gradevolmente a caldo nelle zuppe, soprattutto a base di legumi. Tenuta Cobellis Olio Extravergine di Oliva Cilento DOP 100% Italiano 75cl – Winezz: Enoteca On Line | I migliori vini del Sud