Cantine del Notaio Aglianico del Vulture ‘Il Repertorio’ DOC Aglianico Rosso 2019
19,90€
4 in stock
Weight | 1,2 kg |
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Zona di produzione | Rionero In Vulture (PZ) |
Denominazione | Aglianico del Vulture DOC |
Vitigno | Aglianico del Vulture 100% |
Epoca di vendemmia | Manuale in cassetta nella seconda/terza decade di ottobre quando il processo di maturazione è ormai nella fase cruciale. |
Vinificazione | Macerazione di circa 10 giorni e vinificazione a temperatura controllata in acciaio inox e risponde ad un tipo e modello di lavorazione e tipologia di vino più “tradizionale”. |
Affinamento | In grotte naturali di tufo vulcanico, in carati o tonneaux di rovere francese, per un periodo di almeno 12 mesi. |
Gradazione Alcolica | 13,50% Vol |
Temperatura di Servizio | 16-18°C |
Abbinamenti | Ottimo con arrosti di carne rossa e preparazioni a base di selvaggina. |
Tre viti - uno dei migliori vini in assoluto | Vitae AIS |
91 / 100 | Veronelli |
3 / 3 | Gambero Rosso |
4 / 5 grappoli d'uva | Bibenda |
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Il Repertorio è il simbolo emblematico di questa passione che lega Cantine del Notaio alle terre vulcaniche della Basilicata attraverso la potenza espressiva dell’Aglianico del Vulture. Un vino con una grande intensità aromatica e dal gusto equilibratissimo. Il Repertorio è un Aglianico del Vulture elegante e ricco, con un ventaglio aromatico che spazia dalla marasca alla prugna matura. In bocca ha un gusto pieno ed equilibrato, con la trama tannica vigorosa tipica del vitigno.
“Dedico tutto quanto ho fatto e farò alla mia famiglia: a mio nonno che, silenziosamente, mi ha indicato la strada che per me, oggi, diventa maestra; ai miei genitori e, in particolare, a mio padre, Notaio, che mi hanno insegnato la tenacia nel realizzare i miei progetti ed il valore delle tradizioni…”. Così scrive Gerardo Giuratrabocchetti, un produttore tanto legato alle tradizioni ed alla sua terra da racchiuderle nel suo vino come fosse, per l’appunto, un “repertorio”, regalandogli qualità ed eleganza sorprendenti. Il Repertorio è il simbolo emblematico di questa passione che lega Cantine del Notaio alle terre vulcaniche della Basilicata attraverso la potenza espressiva dell’Aglianico del Vulture: vigne con più di cento anni, un microclima dalle perfette condizioni per la maturazione delle uve e una predilezione per le tecniche colturali biologiche e biodinamiche sono la premessa fondamentale per questo prodotto dalla grande intensità aromatica e dal gusto equilibratissimo.
Altamente scenografica è la fase di affinamento, svolta per 12 mesi in barriques di rovere francese di secondo e terzo passaggio, poste all’interno di cave di tufo vulcanico in grado di fornire per natura condizioni ottimali di temperatura, umidità e ventilazione.
Tastings Notes
Rosso rubino brillante.
Aromi di ribes e rosa canina, con note calde di legno.
Caldo e tannico con piacevole finale salino.
Una delle mete che, negli ultimi anni, sicuramente sta attirando tantissimi wine lovers, è senza ombra di dubbio il Vulture, terra incantata, straordinariamente ricca di bellezze naturali, lì dove sorge una delle cantine più importanti del Sud Italia: Cantine del Notaio. Fondata nel 1998, l’attuale proprietario, Gerardo Giuratrabocchetti, insieme alla moglie Marcella Libutti ed al contributo del professor Luigi Moio dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha portato avanti un progetto di valorizzazione del vitigno Aglianico del Vulture e del suo territorio, creando etichette di grande eleganza e personalità. Una parte importante di questo progetto è incentrata sul recupero di antichissime grotte risalenti al seicento, scavate nel tufo vulcanico. Grazie al perfetto equilibrio di temperatura, umidità e ventilazione che si crea, al loro interno, vengono posizionate le barriques di rovere francese che accompagneranno il vino nel suo periodo di maturazione, ma anche le pupitres per la fermentazione dello spumante Metodo Classico a base di Aglianico. I 40 ettari vitati di proprietà sono tutti collocati nel cuore della denominazione, tra i paesi di Rionero, Barile, Ripacandida, Maschito e Ginestra. I terreni, quindi, sono di origine e natura diversa, alcuni sabbiosi, altri argillosi o a medio impasto, ma tutti caratterizzati dal tipico tufo vulcanico. L’Aglianico del Vulture è la varietà che regna sovrana su queste terre, accompagnata dal Moscato bianco di Basilicata, Malvasia bianca e uve internazionali come Chardonnay e Sauvignon. In cantina il procedimento di vinificazione può vantare di strumenti e tecnologie all’avanguardia, risultando tuttavia, perfettamente integrata con il territorio circostante. A conferma dell’eccellente lavoro svolto negli ultimi anni, Cantine del Notaio ha ricevuto moti premi e riconoscimenti per la qualità dei vini prodotti. Tra le etichette che nobilitano la gamma, spiccano quelle che vedono l’Aglianico come assoluto protagonista, declinato in diverse tipologie, al fine di apprezzare al meglio le sue molteplici sfumature. Doveroso menzionare il “sigillo”, l’Aglianico del Vulture DOC tradizionale, elegante, e “La Firma”, un vero e proprio monumento dell’enologia, che regalano una versione autentica del territorio.
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