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Cantina Castello Banfi “Collepino” Toscana Rosso Sangiovese & Merlot IGT

6,50

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Weight1 kg
Denominazione

Toscana I.G.T.

Vitigni

Sangiovese 50%, Merlot 50%

Vinificazione

Vinificate a temperatura controllata (25-30°C) in tini d’acciaio per 7-8 giorni. Fermentazione malolattica svolta.

Affinamento

In barriques di rovere francese per un periodo di circa 2 mesi.

Gradazione Alcolica

13.00%

Temperatura di servizio

16°- 18°C

Abbinamenti

Grigliate di carne e ai salumi, si sposa bene anche con gli gnocchi al ragù e con i formaggi di media stagionatura.

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Il Collepino Toscana IGT è un vino rosso che racchiude in sè due caratteristiche: la raffinata eleganza e l’estrema versatilità. Due qualità che messe insieme sembrano quasi una dicotomia ma che in realtà svelano la grande maestria tecnica e la vocazione di una delle cantine più rinomate d’Italia, Castello Banfi. Il luogo di produzione è tra i più fortunati al mondo. Siamo a Montalcino, in quel lembo della Val d’Orcia che strizza l’occhio alle Crete Senesi. Il vino è frutto di un blend preciso: metà Sangiovese, metà Merlot. I vigneti sorgono sul versante meridionale del paese dove ricevono i raggi solari per la maggior parte del giorno. Gli interventi dell’uomo, durante il ciclo vitale dell’uva, sono ridotti al minimo e soprattutto improntati al massimo rispetto dell’ecosistema.
Le uve vinificano per un periodo di 10 giorni a una temperatura controllata che non supera i 30 °C. Dopo la fermentazione malolattica, il vino evolve nel legno. Sessanta giorni è il lasso di tempo durante il quale il Collepino Toscana IGT matura profumi e profili gustativi inediti grazie al riposo nelle barriques di rovere francese. Il risultato è un vino di pronta beva dotato di un bel rosso rubino brillante e sfumature color porpora. Al naso è fresco e fruttato, con delicati richiami alla frutta rossa come ribes, prugne e more. Ottima la corrispondenza con il profilo gustativo. In bocca è piacevolmente fruttato, intenso e con un tannino avvolgente. La grande versatilità del Collepino Toscana IGT è evidente negli abbinamenti gastronomici. È un ottimo compagno di primi piatti saporiti, secondi a base di carne e formaggi stagionati.

Tastings Notes

Con gli occhi...

Rosso rubino.

Con il naso...

Note di amarena, mirtillo, lampone e prugna e sentori di ciclamino.

Con la bocca...

Morbido, avvolgente e piacevolmente persistente.

Cantina Castello Banfi

Banfi è una delle cantine più famose del nostro Paese, la cui storia ha inizio nel 1978, quando la visione lungimirante dei fratelli italoamericani John e Harry Mariani ridefinisce le coordinate del mercato enologico, sviluppando un progetto che guarda lontano e che parte dalla migliore tradizione italiana. La cantina nasce per volere dei fratelli a Montalcino, con lo scopo di dare vita a una tenuta moderna dove qualità, quantità e tradizione possano convivere. Al fianco dei due fratelli, inizia questa avventura anche Ezio Rivella, uno dei più grandi enologi italiani di sempre, il quale capì sin da subito le potenzialità del progetto e di una produzione che avrebbe potuto eccellere nel panorama toscano dell’epoca. Oggi la cantina è retta dai cugini James e Cristina, esponenti della terza generazione della famiglia Mariani, alla guida di una realtà che ogni anno produce ben 10 milioni di bottiglie. Il castello di Poggio alle Mura, meglio conosciuto come Castello Banfi, è un vero e proprio impero che si espande per circa tremila ettari, adagiati tra i fiumi Orcia ed Ombrone, di cui un terzo è dedicato alla viticoltura. I vigneti, oltre al terroir di Montalcino, riguardano anche le prestigiose zone della Maremma e del Chianti Classico, espandendosi anche nelle terre del Piemonte, dell’Emilia e del Sud America, in un mosaico di terreni, ognuno con le sue specifiche conformazioni. Un territorio, dunque, che porta in se le migliori caratteristiche geologiche e climatiche oltre che per i due vitigni tradizionali Sangiovese e Moscadello, anche per le principali varietà nobili internazionali. Lo standard della qualità è una mission quotidiana che accomuna il lavoro in ognuno dei vigneti, integrando le tecniche più innovative insieme al desiderio di avere una filiera produttiva ecosostenibile, al fine di preservare al massimo l’integrità e la ricchezza delle uve. Sostenibilità ambientale, ma non solo. Anche la ricerca è un fattore chiave che si esprime al meglio in quella che è una vera novità nel mondo dell’enologia, chiamata “Horizon”: un’accurata zonazione dei vigneti e soluzioni mirate alle dinamiche della produzione, in soluzione di continuità tra vigna e cantina, che consente alle diverse varietà di uve di esprimersi al massimo delle potenzialità. É così che, tra oltre settemila barriques, nascono vini di eccezionale fascino ed eleganza, sempre al passo con i tempi. Un insieme di etichette che uniscono la tradizione di diversi terroir e l’esperienza della cantina

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